
Poco importa che sia “touch” o no. Quell'apparecchio dà un senso di libertà, indipendenza e sicurezza, viene sempre portato con sé, viene usato ovunque, dà la possibilità di essere raggiungibili e di poter comunicare in qualsiasi momento con il mondo sui social e coi messaggi. Una modalità di comunicazione, basata sulla rapidità e sulla facilità nel raggiungere l'altro, che potrebbe presentare dei rischi in particolare per le persone workaholic che, già faticano a staccarsi dal lavoro tanto da portarselo anche a casa, nel week end e in vacanza, risultando così “assenti” nei legami affettivi e familiari.Sempre connessi, insomma. Ventiquattr'ore su 24. C’è chi è talmente dipendente dallo smartphone da arrivare a provare un senso di malessere, fino ad una vera e propria angoscia, se non è “armato” di cellulare carico. comporta indubbiamente un miglioramento della qualità della vita delle persone che lo utilizzano. Tali vantaggi possono però essere problematiche, che a volte possono sfociare in una vera e propria psicopatologia, legate ad un uso mal adattivo dello strumento tecnologico come nel caso del telefono cellulare.
Secondo me lo smartphone non deve essere utilizzato per giocare, o navigare su internet perché a parte che si deve fare la ricarica ogni settimana, esso diventa l'ossessione di tutti i ragazzi. Lo smartphone deve essere utilizzato per le emergenze o per chiamare. Ormai anche i bambini sono ossessionati e sono già imparati, cioè ora i bambini insegnano agli adulti come si usa lo smartphone.



Nessun commento:
Posta un commento